Cinema

Noah

Noah

Angeli caduti sulla Terra che vengono trasformati in giganti di pietra, un saggio ultracentenario che vive su una montagna, orde di barbari in sentore di cannibalismo che partono all’ assalto di una gigantesca arca. Cosa potrebbe essere tutto questo? Forse un nuovo fantasy pronto a scalzare Il Signore Degli Anelli dal cuore dei cinefili ?  No, questa è nientemeno che la Bibbia ed in particolare la storia di Noè. Se non fosse che si tratti di una più che libera trasposizione made in Darren Aronofsky ( e “libera” in questo caso è davvero un eufemismo) verrebbe il dubbio che in anni di distratto catechismo ci si possa essere persi qualche particolare. Se così fosse e se si volesse verificare le proprie eventuali mancanze però non è davvero troppo il caso di dare credito a questo Noah. Ateo conclamato, Aronofsky ( The Wrestler; Il Cigno Nero) non rende un buon servizio né al genere biblico (visione atea o meno poco importa) né a quello fantasy, mettendo insieme un baraccone spettacolare in 3D - costato peraltro un botto – che al contrario dell’ arca stessa, rischia di affondare ad ogni riga di sceneggiatura portata sullo schermo. Il tono è tronfio, serioso e greve e le situazioni talmente paradossali – anche per quello che vorrebbe essere un fantasy-biblico - da risultare ridicole in modo quasi imbarazzante. Come poter giudicare con benevolenza un test di gravidanza ante-litteram, un clandestino cattivo a bordo dell’ arca oppure l’incenso soporifero usato per acquietare gli animali ospiti dell’imbarcazione ?

Si potrebbe allora rivolgere le proprie speranze al cast ma anche qui il panorama è abbastanza desolante. Tralasciando le figurine senza spessore dei figli di Noè - a parte quello perennemente “infoiato”, per gli altri non ci sono praticamente battute – i pochi a guadagnarsi le simpatie sono Ray Winstone, cattivo-carnivoro (oppure carnivoro=cattivo ?)  in contrapposizione alla famiglia chiaramente vegana di Noè, e Jennifer Connelly per motivi quasi esclusivamente estetici. Per il resto Russell Crowe si aggira indeciso fra creazionismo, evoluzionismo, abiura ed integralismo religioso, travolto da dubbi sul libero arbitrio e  infallibilità del Creatore, Emma Watson piange per tre quarti di pellicola ed Anthony Hopkins – nei panni di Matusalemme – finisce per ricordare il maestro Yogurt di Balle Spaziali. In compenso, ad arrivare vivi e svegli al finale, ci si potrà godere una delle scene migliori del film ovvero la natura, finalmente mondata dalla presenza degli uomini cattivi, torna a rivivere in armonia fra uccellini cinguettanti, cerbiatti dai grandi occhi e panorami incontaminati. Manca solo Tom Jones a cantare It’s Not Unusual.

NOAH

DATA USCITA: 10 aprile 2014
GENERE: Biblico, Drammatico
ANNO: 2014
REGIA: Darren Aronofsky

CON: Russell Crowe, Emma Watson, Jennifer Connelly, Logan Lerman, Ray Winstone, Douglas Booth, Anthony Hopkins, Kevin Durand, Sami Gayle, Marton Csokas, Dakota Goyo, Barry Sloane, Nick Nolte, Mark Margolis, Frank Langella, Don Harvey, Sophie Nyweide

DISTRIBUZIONE: Universal Pictures
PAESE: USA
DURATA: 132 Min
FORMATO: 2D, 3D e IMAX 3D